Storia dell'arte:
Firenze 1850 – 1870
I MACCHIAIOLI E LA RIVOLUZIONE DEL VERO
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Artisti diversi da regioni diverse della penisola si ritrovano nella Firenze di Leopoldo II di Toscana e scoprono di avere molto in comune, dialogando ai tavolini di un caffè.
Macchia = solidità di un corpo sotto la luce del sole. Così la definisce Fattori, una delle “guide del gruppo”che con Signorini e Lega definisce i caratteri della loro rivoluzione pittorica che in un certo qual modo anticipa l’impressionismo.
Storia contemporanea, paesaggio, natura morta, vita quotidiana, fotografia, ritratto anticonvenzionale sono i generi che prediligono alla ricerca di verità, carattere e sentimento. È il momento in cui l’artista necessariamente trae ispirazione dal reale.
Dopo la macchia: i fatti storici, gli ideali delusi, la scomparsa di alcuni personaggi trainanti nel gruppo, la scelta di Parigi e la modernità di altri, tra cui Diego Martelli, il critico “ufficiale” segna la fine di una meravigliosa avventura.