“Quel che influisce in maniera più profonda e permanente su una persona e sul suo modo di vivere è la casa in cui abita” (Leonard Woolf)
Virginia Woolf amava una speciale tonalità di verde vivace con cui aveva arredato Monk’s House, la sua casa a Rodmell, nel Kent, alla ricerca di pace e armonia. Aveva infuso cura e passione nel bellissimo giardino di clematis, iris, e narcisi e nel frutteto di peschi, peri e meli e aveva diviso gli ambienti esterni in “stanze colorate” grazie alla stagionalità e alla tonalità dei fiori. Rifugio, tranquillità e ispirazione: quello di Monk’s House è stato il giardino della sua vita da scrittrice. Qui, nello studio en plein air poco staccato da casa, incorniciato da un enorme viburno popocorn, scrisse alcuni tra i suoi libri più belli. Noi vi entreremo in punta di piedi, come probabilmente avrebbe amato la scrittrice.
Jane Austen aveva un’abilità su tutte: la capacità narrativa di descrivere e portare in vita le case dei suoi personaggi, tratteggiando ambienti e spazi che, grazie alla sua scrittura impeccabile, passavano dal concetto architettonico di house all’ambiente familiare della home. Il turbamento, poi la preoccupazione, poi la meraviglia e lo stupore per il gusto e la raffinatezza con cui la dimora di Mr. Darcy riverbera l’armonia della natura, non sono forse specchio delle emozioni che la scrittrice deve aver provato quando aveva ammirato per la prima volta residenze come Chatsworth House nel Derbyshire o le sale da ballo come la Pump Room di Bath?
“Haworth rappresenta le Brontë e le Brontë rappresentano Haworth”. Era Virginia Woolf a scriverlo, durante la sua visita alla casa canonica di Church Lane dove le sorelle avevano vissuto la maggior parte della loro vita. Siamo in un piccolo villaggio nelle brughiere dello Yorkshire, un piccolo gioiello incastonato in un panorama indimenicabile, nella regione forse più selvaggia del Regno Unito. Se romanzi come Jane Eyre e Cime Tempestose influenzeranno per sempre la nostra idea del romanzo romantico inglese, lo dobbiamo proprio a quelle brughiere e a quella casa nello Yorkshire.
Le case di queste celebri autrici evocano ancora oggi storie che non vorremmo mai smettere di leggere e raccontare e il nostro breve corso cercherà di farvi entrare in queste antiche abitazioni, per scoprire l’origine dell’ispirazione che risiede dietro ad alcune tra le pagine più belle della letteratura inglese tra l’800 e il ‘900.